domenica 22 Dicembre, 2024 - 18:26:50

Triplice tentato omicidio due arresti a Taranto

TARANTO – Nella mattinata odierna, il Generale di Brigata Claudio Vincelli, Comandante della Legione Carabinieri Puglia si è recato in visita presso questo Comando Provinciale Carabinieri di Taranto accolto dal Comandante Colonnello Daniele Sirimarco, per complimentarsi personalmente con il personale operante che ha tratto in arresto, alle prime luci dell’alba, due pregiudicati tarantini per triplice tentato omicidio.

In particolare,  i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Taranto hanno tratto in arresto, per il triplice tentato omicidio dei Tamburi del 9 agosto u.s.  il 39enne tarantino  PADOVANO Michele e suo cugino, il 31enne DI TARANTO Michele. L’attività d’indagine è stata avviata il 9.8.2012, a seguito del triplice tentato omicidio di GIANNONE Benito, GIANNONE Salvatore e PIZZOLEO Angelo, occorso in via Orsini, quartiere Tamburi di Taranto, nei confronti dei quali venivano esplosi numerosi colpi di pistola, mentre stazionavano sulla pubblica via prossimi ad uno scooter Yamaha di proprietà di uno dei due GIANNONE . I colpi attingevano il primo al torace, il secondo al gluteo ed il terzo all’addome. Nell’immediatezza, militari del Nucleo Investigativo e della S.I.S. del Reparto Operativo avviavano le indagini, acquisendo le immagini di una serie di impianti di videosorveglianza di esercizi vicini, individuando così, un’autovettura Lancia Y di colore blu, il cui passeggero veniva chiaramente visto mentre esplodeva colpi di arma da fuoco contro i tre. Sul posto venivano repertati quattro bossoli cal. 7,65, mentre in ospedale, a conclusione delle cure dei feriti, venivano sequestrate 3 ogive del medesimo calibro. L’escussione delle vittime, cui si dava corso appena rese disponibili dai sanitari dell’Ospedale Santissima Annunziata, ove erano state trasportate d’urgenza, non dava esiti utili, ma lasciava ai militari una chiara impressione di reticenza, atteso che le stesse, per la posizione all’atto dell’agguato e per le condizioni di luminosità, non potevano che aver visto bene i loro attentatori. Per quanto precede, gli uomini del Nucleo Investigativo, di concerto con l’Autorità Giudiziaria, avviavano immediate indagini, anche con l’ausilio di attività tecniche che consentivano, da un lato di consolidare il quadro indiziario riferito alle immagini di videosorveglianza, dall’altro di ricavare chiare indicazioni circa l’identità dei due componenti del commando e fornivano una lettura del movente dell’agguato, rivelando che lo stesso era diretto contro PIZZOLEO,  a seguito di un alterco con il PADOVANO occorso in una sala da biliardo, per futili motivi, pochi giorni prima. Definitive indicazioni per l’identificazione dell’autore, identificato in PADOVANO, mentre DI TARANTO era il conducente dell’autoveicolo venivano quindi partecipate al P.M. inquirente, dr. Mariano BUCCOLIERO che, condividendo le risultanze investigative, avanzava richiesta di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. D.ssa Wilma GILLIPADOVANO e DI TARANTO sono così stati rintracciati nelle prime ore del mattino, presso le rispettive abitazioni associati presso la Casa Circondariale di Taranto.

Facebook Comments Box
Per restare aggiornato con le ultime news seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook e iscriviti al nostro canale YouTube.  

Per scriverci e segnalarci un evento contattaci! 

Notizie su Redazione

Redazione
La Voce di Maruggio nasce nel 2010 come supplemento de La Voce di Manduria, dal 17 luglio 2012 diventa testata giornalistica grazie ai propri investitori che credono in questo progetto. Giornale free press La Voce di Maruggio, tratta la cronaca, la politica e cultura e sport principalmente della Città di Maruggio.

Leggi anche

intervento Adriana Schedi in cerimonia XVIII Premio A.GE. Taranto

Ecco i nove talenti del XVIII Premio A.GE. Taranto

Valorizzare giovani e adulti, tarantini e pugliesi, che abbiano mostrato un particolare talento lavorando singolarmente …

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.