Riceviamo e pubblichiamo
E’ utile fare chiarezza sulla vicenda delle trivelle, perché quanto sta circolando in queste ore su alcuni organi di stampa e sui social non corrisponde al vero. E la cosa peggiore è che se a darne notizia sono addirittura primi Cittadini che non sanno ancora con quale “bandiera tifare” allora la circostanza assume contorni alquanto gravi, se non altro perché un primo Cittadino dovrebbe avere l’onore e onere di garantire verità ed onestà intellettuale.
Stiamo parlando della concessione di coltivazione di Bagnacavallo, Comune in provincia di Ravenna, e dei permessi di ricerca nel Mar Ionio, esternamente al Golfo di Taranto. Ecco quello che ha recentemente scritto il nostro Ministro dell’Ambiente Sergio Costa: “…Da quando sono Ministro non ho mai firmato autorizzazioni a trivellare il nostro Paese e i nostri mari e mai lo farò. Non sono diventato Ministro dell’Ambiente per riportare l’Italia al Medioevo economico e ambientale. Anche se arrivasse un parere positivo della Commissione Via, non sarebbe automaticamente una autorizzazione. Voglio che sia chiaro: i permessi rilasciati in questi giorni dal Mise sono purtroppo il compimento amministrativo obbligato di un sì dato dal Ministero dell’Ambiente del precedente Governo, cioè di quella cosiddetta sinistra “amica dell’ambiente. Noi siamo il governo del cambiamento e siamo uniti nei nostri obiettivi. Siamo e resteremo contro le trivelle. Quelle che potevamo bloccare le abbiamo bloccate e lavoreremo insieme per inserire nel “DL Semplificazioni” una norma per bloccare le 40 richieste di permessi pendenti, come ha proposto il Mise. Siamo per un’economia differente, per la tutela dei territori e per il loro ascolto e certamente non faremo tornare l’Italia al Medioevo”.
Per parte mia aggiungo l’amarezza di assistere alla continua incessante opera di demolizione, una sorta di lancio premeditato di pietre in faccia all’impegno senza sosta del Governo e del MoVimento 5 Stelle in particolare. Ciò che ancora di più mi sorprende e lascia perplesso è che simili pseudo battaglie (ripeto, false!) siano localmente sospinte anche da coloro i quali – motivati da verosimili propri tornaconto – non avendo trovato spazio nel MoVimento 5 Stelle si sono “riciclati nel partito dei riciclati, come il miglior compimento del ciclo dei “rifiuti zero”. A questi ultimi mi rivolgo rassicurandoli dunque, perché ne sono consapevoli: il MoVimento 5 Stelle è sempre stato contrario a prescindere, per questo alla fine le trivelle nello Ionio saranno fermate e non verranno concessi altri permessi.
Tanto dovevo non perché non ci saranno più sbagli, non perché improvvisamente tutto cambierà dal giorno alla notte, ma perché dal primo giorno della mia elezione ho messo al primo posto il Servizio ai cittadini e intendo svolgerlo anche e soprattutto assicurandone una corretta e costante azione informativa alla popolazione, l’unica al centro del nostro interesse.
Giovanni Luca Aresta
Deputato e Portavoce M5S
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