Da recenti indagini statistiche condotte a livello nazionale è emerso un persistere della piaga sociale delle truffe in danno di anziani specie ad opera di malviventi che si qualificano come appartenenti alle forze dell’ordine, specialmente dell’Arma dei Carabinieri, al fine di carpire maggiormente la buona fede della vittima.
I truffatori, avvalendosi di una dialettica stringente e di modi cortesi, con artifizi e raggiri, inducono le vittime a consegnare somme di denaro, beni preziosi o talvolta persino carte bancomat con relativo codice.
Il fenomeno fortunatamente registra una minor incidenza nel territorio di questa provincia dove, negli ultimi sei mesi, si sono verificati solo pochi episodi, ma il Comando Provinciale di Taranto avverte l’esigenza di continuare ad affrontare il fenomeno oltre che in termini repressivi (ossia identificando i truffatori per assicurarli alla giustizia), anche sotto il profilo preventivo, mettendo in campo diverse iniziative fra cui una costante opera di sensibilizzazione della popolazione mediante i mezzi di informazione.
Spesso infatti anche la semplice divulgazione di consigli può aiutare a riconoscere o prevenire un tentativo di truffa.
Il modus operandi utilizzato dai malfattori non assume connotati standard ma, nella maggior parte dei casi, si declina in un contatto telefonico nei confronti della vittima in cui i truffatori si presentano come appartenenti alle forze dell’ordine: riferendo che un prossimo congiunto del malcapitato è rimasto coinvolto in un sinistro stradale a bordo di un veicolo risultato sprovvisto di copertura assicurativa offrendosi di fornire idonea assistenza legale per scongiurare vicende giudiziarie dietro lauto compenso da consegnare ad una terza persona che, poco dopo, si presenta a domicilio per la riscossione.
Per non cadere in questi raggiri, spesso è sufficiente prendere alcune semplici precauzioni osservando il seguente decalogo:
- in caso di contatto, rivolgersi immediatamente al 112 o recarsi presso la più vicina caserma dei Carabinieri esponendo l’irrituale richiesta;
- accertarsi dell’identità dell’interlocutore e diffidare da chi non indossa l’uniforme;
- non aprire la porta agli sconosciuti e non farli entrare in casa, anche se si presentano in modo distinto;
- non consegnare soldi a sconosciuti, specie se si presentano come appartenenti alle Forze dell’Ordine perché i Pubblici Ufficiali non riscuotono mai somme di denaro.
L’Arma Jonica ha intrapreso specifiche iniziative di sensibilizzazione sull’argomento mediante cicli di incontri con persone anziane. Le conferenze, svolte nelle parrocchie e nei centri di aggregazione cittadini, anche con il supporto dei militari dell’Associazione Nazionale Carabinieri, hanno l’obiettivo di diffondere la conoscenza del fenomeno al fine di prevenirlo.
In tale quadro, s’innestano anche le utili informazioni e i consigli riportati sul sito istituzionale www.carabinieri.it in cui il Comando Generale dell’Arma ha predisposto un link dedicato alla tematica.
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