Manduria – Nell’ultima inchiesta sulle truffe alle compagnie assicurative, tra i 27 indagati spicca il nome di un condigliere comunale di Manduria. L’accusa si concentra su sette falsi sinistri commessi tra il 2019 e il 2022, in cui l’esponente della Lega avrebbe presentato richieste di risarcimento con dichiarazioni di falsi testimoni.
Per il pm Di Tursi, «si associavano – si legge nell’avviso di conclusione delle indagini – al fine di commettere numerose truffe in danno delle società di assicurazione, in particolare falsi sinistri stradali». E nello stesso capo d’accusa al consigliere comunale viene riconosciuto il ruolo di organizzatore: in sostanza per l’accusa era lui il fulcro dell’organizzazione illecita intorno a cui ruotavano altre figure come i proprietari di veicoli, passeggeri e testimoni.
Il Pubblico Ministero Filomena Di Tursi contesta al Consigliere e altri quattro l’associazione a delinquere, affermando che avrebbero messo in piedi un’organizzazione per commettere truffe contro le società di assicurazione. Gli indagati hanno ora 20 giorni per presentare la propria versione dei fatti.
Gli altri 22 imputati sono considerati parti interessate o falsi testimoni nei sette incidenti contestati. Le indagini della Polizia Stradale indicano un sistema fraudolento comune, in cui gli incidenti erano o mai avvenuti o la documentazione era stata falsificata. La vicenda rivela un’intrecciata rete di frodi assicurative, coinvolgendo una figura pubblica di spicco locale.
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