TARANTO – Proponevano su siti specializzati la vendita di auto di lusso, ma una volta attenuto l’anticipo, l’operazione non veniva più perfezionata. Una truffa scoperta dalla Guardia di finanza di Taranto che ha arrestato quattro soggetti tarantini, in esecuzione di una misura cautelare emessa dal gip Giuseppe Tommasino. In particolare sono finiti nei guai il 48enne P.P. e sua moglie M.C. 47enne, quest’ultima sottoposta ai domiciliari, e il 66enne N.P. e suo figlio N.V. di 46 anni, accusati dei reati di truffa, riciclaggio, falso e sostituzione di persona.
L’operazione è l’epilogo di un’indagine condotta dalle Fiamme Gialle, che ha consentito di accertare che il predetto P.P., pregiudicato già in stato di detenzione domiciliare, avvalendosi della complicità di altre tre persone, ha posto in essere dalla propria abitazione continuate attività telematiche truffaldine, consistenti nel falso commercio di autovetture di lusso. La metodologia prevedeva, in una prima fase, di fingersi acquirenti di autovetture di lusso in vendita su siti specializzati, allo scopo di ottenere, da parte dei venditori, l’invio delle foto dei documenti delle autovetture medesime.
Dette foto venivano poi utilizzate, in modo fraudolento, su altri siti internet specializzati nella pubblicazione di annunci commerciali relativi a compravendite di autoveicoli usati, attraverso i quali, con l’indicazione di mendaci identità, venivano proposte false vendite a potenziali acquirenti, per la maggior parte residenti all’estero.
Una volta intavolate le trattative e conseguiti i relativi introiti a titolo di “anticipo”, le vendite di fatto non venivano più perfezionate. Le somme di denaro derivanti dai bonifici prodotti dalle ignare vittime, venivano fatte confluire su rapporti bancari di conto corrente intestati ad hoc a soggetti prestanomi compiacenti ed immediatamente prelevate. In tale contesto, sono stati accertati 37 episodi di truffa, per un ammontare complessivo di 425 mila euro. Singolare il fatto che ad un acquirente straniero risultano essere “vendute” contemporaneamente ben 4 autovetture.
A carico degli indagati tratti in arresto e di altre 10 persone, denunziate a piede libero, è stata contestata a vario titolo l’associazione per delinquere, finalizzata alla commissione dei reati di truffa, riciclaggio, falso e sostituzione di persona.
L’Autorità Giudiziaria inoltre ha disposto il sequestro di un’autovettura Bentley Continental GT Speed del valore di 120 mila euro.
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