La Regione Puglia, dopo il caso dell’indecoroso (non riusciamo a definirlo altrimenti) decorso del bando sul turismo prima promosso e poi ritirato dalla Provincia di Taranto, ha garantito che si sarebbe fatta carico entro la fine di settembre di far uscire il “primo” bando ufficiale per rispondere alle migliaia di persone interessate che dopo essersi iscritte a Taranto, versando anche una quota di 100 euro, ora sono in attesa del rimborso. Ed ecco che il 30 settembre, ultimo giorno utile arriva la notizia che la Regione Puglia approva i bandi per l’esame di Guida e Accompagnatore turistici. Di questo bando sottolineiamo due aspetti: l’accesso con il diploma e l’obbligo di esame in almeno una lingua straniera.
Speriamo che nel bando sia inserita come prova, per le guide turistiche, la simulazione di visita guidata invece di una generica prova orale, dato che la simulazione è molto più professionalizzante e garantisce maggiore grado di preparazione per l’aspirante guida.
Tornando ai punti precedenti, la Regione Puglia si è sempre tenuta sulla linea di richiedere requisiti minimi di accesso all’esame (semplice diploma), oggi però appare improvviso l’obbligo di esame in almeno una lingua straniera.
Troviamo incongruente questa aggiunta improvvisa e immotivata dato il contesto attuale e tutto quello precedente.
Fino a oggi l’esame in lingua era opzionale, su richiesta del candidato, per avere l’abilitazione aggiuntiva in una o più lingue straniere e adesso diventa requisiti minimo di accesso il che significa che chi non conosce approfonditamente almeno una lingua straniera non potrà fare neanche la guida in italiano, non potrà insomma conseguire il tesserino.
Doppiamente fortunati quindi i “sanati” della prima ora di cui non abbiamo neanche la certezza che sapessero bene l’italiano e per i quali oggi, solo se lo chiedono, possono fare richiesta dell’esame in lingua straniera.
Forse su questo punto rifletterei meglio ed invitiamo la Regione a rivalutare la cosa visto che una piccola correzione è ancora possibile
La Regione Puglia dovrebbe anche spiegare meglio cosa significa la modifica dell’articolo 5 della legge regionale sulle professioni turistiche. Non è chiara una cosa, perché non viene aggiunto altro, chi possiede l’attuale tesserino in scadenza a fine dicembre 2016 cosa deve fare, ritenere che lo stesso è esteso nella sua validità o che sarà prevista a cura della Regione stessa una nuova procedura per il rinnovo? Speriamo non si ritenga di voler prorogare la validità degli attuali tesserini, senza ulteriori adempimenti, perché sarebbe leggermente poco professionale mandare in giro le nostre guide con tesserini scaduti e lasciare a loro l’onere di dover spiegare in giro per l’Italia (se gli credono), che la Regione li ha estesi come validità.
Appena concluso l’iter del bando sulle guide e gli accompagnatori è importante che la Regione Puglia si faccia capofila presso la conferenza stato regioni di un tavolo tecnico/scientifico che metta ordine nel settore delle professioni turistiche e in particolar modo per la Guida e l’Accompagnatore turistico. Le due professioni, che ribadiamo sono praticamente il biglietto da visita di un territorio, oggi vivono ancora una incertezza normativa e regolamentare che sta diventando insostenibile in un paese che dice di voler mettere il turismo tra le sue priorità.
Rosa D’Amato Portavoce M5S Parlamento Europeo
Cristian Casili, Rosa Barone Portavoce M5S Regione Puglia
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