MANDURIA – Un incendio doloso, forse provocato dallo scoppio di un ordigno, ha completamente distrutto ieri sera tre autobetoniere della Calcestruzzi Calò sulla via per Francavilla a Manduria. Gli automezzi erano parcheggiati all’interno dello stabilimento insieme ad altri 17 che sarebbero stati danneggiati se non fossero intervenuti in tempo le autobotti dei vigili del fuoco di Manduria e Francavilla Fontana. Ingente il danno che non era coperto da assicurazione.
L’episodio su cui indagano carabinieri e polizia di Manduria, si è verificato nella tarda serata di ieri quando l’azienda dell’ex sindaco di manduriano era deserta. Qualche testimone avrebbe sentito uno scoppio intorno all’ora dell’attentato per cui si sospetta che i piromani abbiano potuto usare una bomba incendiaria lanciata proprio al centro della fila di betoniere con il chiaro intento di danneggiarle tutte. Le fiamme del mezzo colpito per primo, infatti, si sono propagate a quelli laterali e così sarebbe stato per tutti gli altri.
Secondo il proprietario, Antonio Calò, la matrice potrebbe essere di natura estorsiva. «Non escludo che a breve mi possa arrivare per telefono qualche richiesta di denaro, questo è il secondo attentato della stessa natura che mi fanno subire», afferma l’imprenditore ed esponente politico del Pdl riferendosi all’incendio che qualche mese fa ha mandato in fumo la sua collezione di auto d’epoca parcheggiate all’interno di uno stabile situato nel centro cittadino.
Il luogo dell’attentato di ieri non era vigilato da telecamere perché gli impianti dell’azienda sono in fase di ristrutturazione. Per lo stesso motivo l’intero piazzale non era nemmeno illuminato per cui i malviventi non hanno avuto problemi a scavalcare il recinto altro tre metri e agire con tutta calma.
Fonte: La Voce di Manduria
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