sabato 23 Novembre, 2024 - 6:15:57

UN EROE CHIAMATO PAPA’

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Essere genitore vuol dire rivestire un incarico molto importante nella vita, e questo un padre lo sa bene.
In questa giornata del 19 Marzo si celebra la festa di colui che è il pilastro della famiglia, la figura di quell’ uomo che è al vertice della piramide familiare, la persona che assieme a nostra madre costituisce le fondamenta vitali per i figli, le loro radici, ciò di cui non potremmo mai fare a meno.

Padre, legame di sangue, cuore e anima.

Scrivendo di te, papà, la penna segue le onde del cuore e trasforma le parole in emozioni su questo foglio bianco.
Orgoglio, tenacia, pazienza, responsabilità. E poi spalle grandi, mani gentili, barba folta, capelli brizzolati ed occhi luminosi.

Sei tutto questo. Filo dorato di bene infinito che lega te ai tuoi cari.

Durante le tue giornate ti occupi di tante, troppe cose. Fai in modo che vada tutto sempre per il verso giusto, assicurandoti che il futuro per i tuoi figli possa essere il migliore possibile. Hai un grande peso sulle spalle, ma imperterrito vai avanti, superando ostacoli, poiché sai bene che quel bagaglio che trasporti un giorno si aprirà e da li dentro usciranno meravigliose farfalle che prenderanno il volo da te tracciato e per questo te ne saranno sempre grate.

La figura paterna per una figlia femmina viene vista ancor più come una “guida”, un “Eroe”, un “gigante” che la fa sentire sempre al sicuro e le dona parole di conforto ogni qualvolta ne abbia bisogno. Le sue mani che tenevano la mano della sua piccola mentre cominciava a muovere i primi passi, la sua voce che le indica la strada se si perde tra i sentieri della vita, i suoi timidi sorrisi pieni d’amore, il suo non voler vedere le lacrime della figlia perché lo fanno stare troppo male.

“Ho sempre desiderato vestirmi da eroe, ma i vestiti di mio padre mi vanno larghi”

Padri che mostrano apertamente il loro affetto e padri più introversi che fanno fatica ad esprimere i loro sentimenti, ma non vuol dire che non li provano.
Il papà sarà l’unico uomo a stare sempre al tuo fianco e a non lasciarti mai.
Sarà sempre li a consigliarti, a donarti un abbraccio, a parlarti in qualsiasi momento, anche se avrà mille impegni se ne libererà per correre da te. E quando vedrai tutto nero, lui ti mostrerà quella luce che scorgi alla fine del tunnel.

E da grande, rivedendo le vecchie foto ti ricorderai di momenti unici e che vorresti rivivere sempre col tuo papà che ti teneva in braccio o che ti imboccava con le prime minestrine, di lui che è al tuo fianco in una foto di un avvenimento importante o di quando ti aveva messo su la maglia della sua squadra preferita o ti aveva comprato qualcosa che desideravi tanto. E poi il flashback di lui che ti da la prima mancia, che ti fa un complimento per il nuovo vestitino, che si arrabbia per qualcosa con te ma dopo poco è già li pronto a far pace.. di lui che ti accompagna a scuola e che ti fa mille raccomandazioni.

Un caleidoscopio di ricordi, una macchina del tempo sempre viva in noi.

Il tuo sorriso, il suo. Nei suoi occhi un pezzo di te. L’esempio da seguire, di gioia , affetto incondizionato e sacrifici fatti per amore.

E poi alla fine della giornata un padre si siede sulla poltrona, magari davanti al camino, e con la testa tra le mani fa un viaggio tra i suoi mille pensieri, sbadiglia e ogni tanto socchiude gli occhi ,stanco. Un tuo bacio ,una tua carezza, sono ciò di più bello che lui possa ricevere in quel momento. Non serve altro. Gesti di cuore, che donano qualcosa che nessuna parola del mondo può trasmettere. Gesti che rompono quei suoi silenzi e gli sollevano l’anima, facendolo sentire leggero e felice come un aquilone che vola nel cielo. I suoi occhi lucidi ti dicono quel “grazie” che la bocca tace.

Tutte queste parole riportate sopra esprimono in parte ciò che è un padre.

La verità è che poi ognuno ha la sua concezione e visione di questo grande uomo, per ciò che personalmente vive con lui durante il suo percorso.
Ed è la musica del cuore di ognuno di noi a descrivere ogni padre, quella soave sinfonia che ha delle note dolci, uniche e stupende, che creano quel legame indissolubile ed ineguagliabile che dura tutta la vita.

A volte penso che mio padre sia una fisarmonica. Quando lui mi guarda e sorride e respira, sento le note.
(Markus Zusak)

Buona festa del papà a tutti i padri del mondo e …buone zeppole!!!

Valentina Saracino

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Notizie su Valentina Saracino

Valentina Saracino
Valentina Saracino, classe 1986 vive nel piccolo paesino di Maruggio in provincia di Taranto. Ama il suo paese per il mare, per il calore della gente, la natura e perché non si possono non amare le proprie radici. Prossima alla laurea in lingue con qualche progetto per il futuro. Persona solare, estroversa quanto basta e molto sensibile Ama il mare, la fotografia, la musica e soprattutto scrivere. Non riesce a stare ferma, deve avere sempre qualcosa da fare. Collabora con La Voce di Maruggio dall' 08 marzo 2016 curando la rubrica "Emozioni".

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