Prendeva a calci e maltrattava costantemente il proprio cane, un bellissimo esemplare di pastore tedesco di nome Rocky: un video e una richiesta di soccorso inoltrata da una vicina hanno incastrato uno studente 25enne di Lecce, raggiunto presso la sua abitazione in via Dalmazia dal personale della sezione Volanti e denunciato.
Tutto è iniziato con la chiamata al 113 di una signora, che aveva riferito che un suo condomino, abitante al terzo piano, stava maltrattando il proprio cane. I poliziotti, giunti sul posto, notavano sul balcone del terzo piano la presenza di un uomo e udivano un cane abbaiare: subito dopo la tapparella della porta che dava sul balcone veniva abbassata.
La richiedente contattata dagli operatori ha raccontato che intorno alle 00.40 era stata svegliata dall’abbaiare del suo cagnolino e contemporaneamente aveva udito il guaito di un cane e dei rumori provenire dal terzo piano dove vive un ragazzo che, a dire della donna, abitualmente maltrattava il cane in suo possesso. La donna specificava di aver sentito rumori di qualcosa che si infrangeva contro la ringhiera in ferro del terrazzino e il suo vicino intimare in dialetto leccese “te ciu” (ti uccido).
Al terzo piano, i poliziotti suonavano più volte al campanello e solo dopo numerosi tentativi un ragazzo apriva il portone. All’interno, vi erano tre 25enni studenti, uno dei tre, alla vista dei poliziotti si mostrava agitato e, urlando senza motivo, diceva di non gradire la loro presenza, vantando la conoscenza di alti funzionari della Polizia di Stato a cui si sarebbe rivolto.
Invitato a non ostacolare il corso degli accertamenti, il ragazzo inizialmente, a specifica domanda degli operatori, riferiva di non possedere alcun animale, poi ha precisato che il suo cane si trovava presso l’abitazione dei genitori. Gli agenti gli contestavano di averlo visto sul terrazzo insieme ad un cane e gli chiedevano di aprire la porta che conduceva proprio al terrazzo. Costretto a farlo, gli agenti trovavano il cane all’esterno, un pastore tedesco di nome Rocky, di sesso maschile e munito di microchip, che, a prima vista appariva in buone condizioni e si avvicinava agli operatori per farsi accarezzare.
Proprio a seguito di tali carezze, uno degli agenti, notava che sul dorso dell’animale, il pelo era bagnato e per terra vi erano delle macchie di sangue ed un vetro rotto. Veniva, quindi, richiesto l’intervento del veterinario reperibile dell’Asl, che dopo una prima verifica sull’animale, lo ha trasportato presso il canile municipale di Lecce per gli opportuni accertamenti sanitari. Il proprietario è stato indagato in stato di libertà per maltrattamenti dal momento che anche i suoi due coinquilini confermavano la commissione di tale reato.
Successivamente a seguito di attività d’indagine si riusciva ad attribuire al denunciato anche il maltrattamento avvenuto nella pubblica via, sempre dello stesso cane, grazie alle immagini di una telecamera di videosorveglianza di un negozio il giorno 22 febbraio scorso: il 25enne viene ripreso mentre sferra violenti calci al povero cucciolo.
fonte:lecccesette.it
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