Riceviamo e pubblichiamo questa singolare lettera indirizzata, da un’ammiratrice, a Tonino Filomena .
«Carissimo Antonio Paolo Filomena, conosciuto da tutti come Tonino, ti citerò scrivendo e ti scriverò citando perché mi porto dietro sempre il tuo sguardo. Sei nato in un “Paese nostro povero ma bello”. Fra Taranto e Capo di Leuca c’è Maruggio, commenda magistrale dei “Cavalieri di Malta”.
Hai contemplato, toccato, baciato i sette colori del nostro Mar Jonio. In parecchi hanno sfogliato “Nel ventre della balena bianca”.
Hai raccontato della nostra terra fertile, del nostro vino forte e vigoroso. Hai raccontato di tutti noi, gente ospitale, dei nostri beni più preziosi.
Con “Gli occhi della memoria” ti ricordo un po’ orso peloso, un po’ gatto graffiante. Sei nato libero, perciò ti vedo pure cane sciolto.
Tu “Ragazzo delle formiche” hai donato a tanti un viaggio sentimentale. Ognuno di noi ha ritrovato alcuni momenti della propria esistenza, di una favola antica. Offri scenari che arrivano diritti al cuore, a tanti cuori. Bambini, giovani, adulti, anziani e signorine accompagnate dai genitori. Tutti in un cinema. Il cinema è tutto. Il cinema di tutti noi! E… saggiamente “Così parlò bilbo”: i posti non devono dividersi per classi! Offri viaggi che recuperano la memoria di comunità tra le immagini e la cronaca di un tempo andato ma che sono frammenti di eternità. Recuperi tempi segnati alla storia personale, le nostre radici. Riannodi le memorie dei padri, i ricordi personali e la storia patria, del “Soldato contadino”, di quanti vivono nei propri cari l’umiltà, l’orgoglio, l’amore della favola bella.
Delle volte “… Ci consoliamo noi scrittori, noi poeti, con il raccontare, con lo scrivere pagine di ricordi o di attese …“ come scrive il nostro grande maestro Pierfranco Bruni. E tutto diventa reale finanche il mare e il sapor del sale.».»
Una lettrice: Ma Raja
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