sabato 23 Novembre, 2024 - 12:10:20

Una vita nell’immaginario, ricordando Angela Giussani e il suo Diabolik a È TEMPO DI CULTURA

Quando il genio creativo incontra l’opportunità, il successo è garantito. Almeno così è stato per Angela Giussani, modella milanese, che nel 1946 decide di sposare l’editore Sansoni. Una unione che sancisce la rinuncia al mondo dell’assolutismo estetico, fine a se stesso, per coltivare l’estetismo della parola destinato a fondersi, come si vedrà, alla suggestione dell’immagine. Un mondo intrinseco in grado di generare un piacere permanente in cui l’emozione si infinita nell’eternità del tempo.

Perché tale è quel caleidoscopio straordinario di sensazioni e percezioni portatori di un immaginario generato dalla parola che, nel caso del fumetto, rinviene il suo completamento nel potere evocativo dell’immagine.
Angela Giussani non si accontenta di curare la collana per ragazzi presso la Astoria Edizioni, la casa editrice del marito. Si licenzia e fonda l’Astorina, in via Leopardi 25 a Milano. Ed è in questo palazzo signorile, della Milano degli anni Sessanta, che vedrà la luce il primo memorabile numero di Diabolik, “Il Re del Terrore”. Era il mese di novembre del 1962.
Ma come nasce il Re del brivido, destinato a inaugurare in Italia il genere nero del fumetto? È probabile che l’idea venne ad Angela dopo aver letto un romanzo di Fantômas trovato casualmente in un treno.

Casualità, genio letterario, opportunità. Ma anche spirito di collaborazione ed empatia di sangue. Angela, come si sa, dopo la pubblicazione di tredici numeri di Diabolik, sceglierà di condividere questa avventura editoriale con la sorella Luciana, di sei anni più giovane. Un sodalizio artistico destinato a sancire un’unione già molto forte. Mi piace immaginarle così, sedute l’una accanto all’altra, ideare e appuntare su un foglio la struttura narrativa di un nuovo numero di Diabolik, stabilendone i colpi di scena e il finale ad effetto… e l’immancabile entrata in scena dell’affascinante Eva Kant, la donna “in ombra” del tenebroso Diabolik, complice e sua eterna sostenitrice.

Della genialità delle sorelle Giussani, e del loro avvincente percorso artistico, ne parleremo a È TEMPO DI CULTURA (in cui verrà mostrato un video inedito) insieme allo scrittore poeta e saggista Pierfranco Bruni (già candidato al Nobel per la Letteratura) autore del libro “Mi sono innamorato di Eva Kant” (Pellegrini Editore), nel corso della diretta Facebook del 23 giugno alle ore 17 nel gruppo letterario “Ophelia’s friends”.
Un’occasione per sottolineare l’importanza editoriale del fumetto in cui la parola e l’immagine si fondono in un’unica specifica emozione che dà vita all’immaginario.
Vivere d’immaginario. Questa è stata la scelta di Angela e Luciana Giussani.

Stefania Romito

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Stefania.Romito
Stefania Romito si divide tra Luino, sul Lago Maggiore, e Milano, sua città d’adozione. Dopo la laurea in Lettere Moderne con una tesi su letteratura e critica nell’Italia contemporanea, si è dedicata alla realizzazione di progetti culturali come scrittrice, conduttrice radiofonica e televisiva, fondatrice dell’associazione “Ophelia’s Friends cultural projects” e come rappresentante letteraria e ambasciatrice dell’associazione “Verso un nuovo Rinascimento” fondata dall’artista Davide Foschi. È responsabile per la Lombardia del sindacato Libero Scrittori Italiani. Tra le sue numerose pubblicazioni, ricordiamo il romanzo d’esordio Attraverso gli occhi di Emma, i thriller della serie “Ophelia, le vite di una ghost writer”, la raccolta di poesie Nadir e Najeli si raccontano e i lavori di critica e storia letteraria in collaborazione con Pierfranco Bruni.

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