Attivato un progetto di telemedicina per le consulenze allergologiche prevaccinali e le vaccinazioni dei soggetti allergici. Duplice l’obiettivo: raggiungere quella fascia di popolazione “esitante” alla vaccinazione per il timore di eventi avversi e gestire l’aumento di domanda di consulenze pre-vaccinali senza rallentare le attività ordinarie, grazie alla collaborazione con i medici di medicina generale.
Il progetto innovativo ha anche vinto il “Lean Healthcare Award 2021”.
Promuovere la vaccinazione Covid anche nei soggetti allergici, preoccupati da possibili reazioni avverse, individuando una procedura nuova e virtuosa, grazie alla collaborazione con i medici di medicina generale e alle nuove tecnologie: è stata questa la sfida raccolta dalla Asl Taranto nello scorso marzo all’avvio della campagna vaccinale. Grazie al lavoro della Direzione Sanitaria e del Dipartimento di Prevenzione, insieme alla Direzione Medica dell’Ospedale SS Annunziata e all’Unità Operativa di Allergologia e Immunologia Clinica, guidata dal dottor Corrado D’Andria, è stato creato un ospedale virtuale capace di gestire le consulenze allergologiche pre-vaccinali senza rallentare le attività ordinarie dell’ambulatorio di Allergologia ma garantendo alle persone sicurezza e rispetto della tempistica vaccinale.
Il progetto “Dai pazienti in ospedale all’ospedale in casa dei pazienti” è nato dopo un attento studio dell’impatto delle malattie allergiche sulla campagna vaccinale. È stata implementata una procedura che, utilizzando le nuove tecnologie e il supporto dei medici di medicina generale, attraverso una efficiente riorganizzazione dell’ambulatorio di Allergologia, ha permesso di gestire l’aumento di domanda di consulenze pre-vaccinali senza rallentare le attività ordinarie e allungare le liste d’attesa.
L’ospedale virtuale ha permesso una corretta gestione del processo di vaccinazione dei soggetti allergici, che necessitavano di una valutazione specialistica pre-vaccinale e, nei casi più ad alto rischio, di un ambulatorio vaccinale in ambiente protetto, e ha utilizzato gli strumenti della telemedicina. Primo punto di contatto sono i medici di medicina generale, a cui i soggetti allergici si sono rivolti per un consulto. I medici di medicina generale, istruiti grazie a un breve corso di formazione online organizzato dalla ASL, sottoponendo i pazienti a delle semplici domande mirate, potevano effettuare una corretta valutazione del rischio allergologico per ogni paziente. Se questa prima indagine evidenziava un possibile rischio, il medico consigliava al paziente di sottoporsi a una consulenza specialistica e inviava alla Asl la richiesta di consulto a nome del paziente attraverso una email dedicata. Ricevuta la mail, l’operatore dell’ospedale virtuale, grazie alla piattaforma CUP, effettuava la prenotazione presso l’agenda dedicata all’ambulatorio virtuale di allergologia. Lo specialista allergologo decideva data e ora del teleconsulto che venivano comunicati al paziente che non doveva fare altro che attendere la chiamata dello specialista. Il referto del teleconsulto veniva comunicato al medico di medicina generale che informava il paziente sulla modalità più idonea per la somministrazione del vaccino, se in hub vaccinale o in ambiente protetto, guidandolo alla prenotazione della propria seduta vaccinale.
Il progetto, realizzato grazie anche alla collaborazione anche di altre strutture aziendali ASL, quali la Comunicazione, la Formazione, il CUP, ha permesso una scrematura delle possibili richieste di consulto allergologico, evitando gli accessi non appropriati. Fino alla fine di settembre hanno avuto accesso al teleconsulto quasi 1.300 pazienti, dei quali circa duecento sono stati avviati alla vaccinazione in ambiente protetto.
Questo progetto, proprio per la sua capacità di rispondere in maniera innovativa a una esigenza sorta in ambito emergenziale, ha vinto il “Lean Healthcare Award 2021”, il premio rivolto ai migliori progetti di riorganizzazione e innovazione nel mondo healthcare e lifescience al quale partecipano aziende sanitarie pubbliche e private e aziende appartenenti ai settori pharma e medical device. Asl Taranto ha vinto non solo nella categoria “Lean Ideas per percorsi Covid o di emergenza”, che premia le idee progettuali realizzate nel periodo emergenziale, sbaragliando le altre aziende concorrenti, ma anche nella categoria “Best Lean Idea”, battendo in finale l’Azienda Sanitaria di Bologna e l’azienda farmaceutica Almirall Spa.
La premiazione è avvenuta la scorsa settimana a Roma, quando la giuria scientifica del premio ha decretato i progetti vincitori tra i ventisei progetti finalisti selezionati dalla giuria tecnica.
L’Award 2021, giunto quest’anno alla quarta edizione, ha visto una partecipazione straordinaria di 120 progetti da 63 aziende sanitarie pubbliche e private della salute provenienti da 13 regioni. Diversi anche i settori analizzati e riprogettati dai professionisti della sanità: dall’ottimizzazione della gestione delle sale operatorie, ai nuovi approcci in virologia. Dalla prevenzione delle cadute all’interno degli ospedali, al passaggio virtuoso dei pazienti dal pronto soccorso ai reparti di degenza. E ancora il processo di cura dell’obesità, la programmazione e somministrazione delle vaccinazioni, i nuovi criteri di gestione dei servizi in outsourcing, fino alla creazione di una piattaforma digitale per affrontare l’emergenza Covid 19. E poi tutta l’area del Day hospital e della digitalizzazione delle terapie.
Per saperne di più, sul canale YouTube ASL Taranto sono disponibili dei video esplicativi, utili per medici e soggetti allergici.
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