«A stento percorre il tratto
della sua lunga notte,
attende, veglia e sta in ascolto:
Sul letto giacciono le mani,
la sinistra, la destra,
dure e legnose, sfinite ancelle,
e ride piano
per non svegliarle.
Pazienti come poche
hanno lavorato,
quand’erano ancora in forze.
Ancora tanto ci sarebbe da fare,
ma le docili compagne
vogliono riposare e farsi terra.»
Qui è dove so di trovarti.
Mi manchi.
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