Cosenza celebrerà i 110 anni della nascita di Cesare Pavese con un appuntamento di alto profilo culturale sul tema “Cesare Pavese tra storia e letteratura. L’incontro è fissato per venerdì 20 aprile alle ore 16.30 nei saloni della Biblioteca Nazionale di Cosenza – Mibacat, Piazzetta Toscano.
La manifestazione è organizzata dal Convegno di Cultura “Maria Cristina di Savoia” presieduto da Angela Gatto, che introdurrà la serata. I saluti saranno portati dalla Direttrice della Biblioteca Nazionale Rita Fiordalisi e da don Salvatore Fuscaldo, Assistente del Convegno di Cultura.
Le relazioni saranno svolte da Pierfranco Bruni, Direttore archeologo del Mibact e autore di numerosi libri su Pavese, che si soffermerà su: “Pavese. La disubbidienza della letteratura nel mito”, e da Matteo Dalena che tratterà: “La storia nella vita e negli scritti di Pavese”.
I lavori inizieranno con la proiezione di un Video su Cesare Pavese di Pierfranco Bruni e curato da Anna Montella e si concluderanno con un ulteriore Video curato da Stefania Romito sul Confino di Pavese secondo la lettura di Bruni. La lettura dei testi è affidata a Michele Lionetti. L’incontro gode di prestigiosi patrocini.
Cesare Pavese. Uno scrittore che ha attraversato le malinconie dell’amore in un vissuto di esistenze e di parole. Lo scrittore che non ha mai creduto nel realismo e non credendoci non lo ha mai accettato. Uno scrittore osteggiato e temuto perché la sua poesia e il suo romanzo hanno fatto scuola, ovvero hanno creato degli indirizzi letterari, estetici e linguistici. Era nato a Santo Stefano Belbo il 9 settembre del 1908. Muore, suicida, il 27 agosto del 1950, in una stanza dell’Albergo Roma di Torino.
Molto diversi dagli altri scrittori della sua generazione. Ha lasciato allievi che lo hanno tradito. Succede così ai veri maestri. Infatti Cesare fu un maestro.
Da “Lavorare stanca” a “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”, da “Paesi tuoi” a “La luna e i falò” la griglia simbolica è un percorso di archetipi e di miti sino a toccare la bellezza e la morte dei “Dialoghi con Leucò”.
“Pavese è un percorso unico nel contesto del Novecento, ha dichiarato Pierfranco Bruni, tra i massimi studiosi dello scrittore piemontese, che la critica italiana non ha mai capito abbastanza e tanto meno hanno compreso i compilatori delle antologie scolastiche e tanto meno i docenti che si formano su tali antologie. Pavese resta un riferimento”.
Si tratta di uno straordinario e originale appuntamento perché porrà all’attenzione il dialogo pavesiano tra letteratura e storia attraversando i segmenti del mito e dei simboli.
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