REGGIO EMILIA – Fotografi e registi sono avvertiti: d’ora in poi per fotografare e riprendere i futuristici ponti dell’architettetto Santiago Calatrava, a Reggio Emilia, occorrerà metter mano al portafoglio. L’area nota come «Città delle vele» è infatti diventata oggetto di una delibera comunale nella quale si stabilisce un vero e proprio tariffario «per concessione in licenza dei diritti d’uso relativi a scatti fotografici di proprietà dell’amministrazione comunale ritraenti i ponti progettati dall’architetto Santiago Calatrava per Reggio Emilia». In parole povere il Comune ha messo un marchio di copyright su quelle opere, con il quale beneficerà di eventuali operazioni commerciali che avranno come sfondo le celeberrime Vele. Il «listino» è stato stilato, sulla base di quello esistente per le opere di Calatrava a Valencia. «Si va dalle poche centinaia di euro per immagini con tiratura limitata – spiega il dirigente David Zilioli – ai 15-20mila euro per una ripresa video che comporta chiusure al traffico e permanenze di troupe sui ponti». Già in passato marchi come Mercedes, Agip e Ferrari avevano scelto la location reggiana per girare le loro pubblicità su video e carta stampata. Ora, nella prospettiva di «innescare un processo di auto-finanziamento delle attività connesse al mantenimento delle opere stesse», l’amministrazione intende «valutare l’adozione di una linea strategica di marketing territoriale più attiva». L’idea è sostanzialmente quella di fare cassa grazie a investimenti pubblicitari. Che di fatto sono già in essere: cercare la nostra città su un qualunque motore di ricerca vuole dire imbattersi inevitabilmente in fotografie delle Vele, con annesse pubblicità di alberghi o proprietà immobiliari che offrono «vista sui ponti». Grazie all’individuazione di un team di esperti sul diritto d’autore «si sono ottenuti i primi risultati positivi nell’arginare gli utilizzi impropri e non autorizzati dell’immagine dei ponti – dice la delibera – ma nonostante ciò tali utilizzi sono ancora in numero troppo elevato». «Abbiamo trovato pubblicazioni veramente poco edificanti – ribadisce Zilioli – vedi quelle di associazioni con aspetti cimiteriali». Dunque, primo intento del provvedimento è difensivo nei confronti di chi potrebbe ledere la città di Reggio utilizzando in modo improprio l’immagine dei ponti di Calatrava. Ma business is business e all’orizzonte ci sono già trattative interessanti. Una più di tutte: «Stiamo lavorando al contratto con una casa automobilistica americana per delle riprese video», rivela Zilioli, senza però accennare a chi sia il papabile cliente pronto a sborsare decine di migliaia di euro per avere Reggio e le «creature» di Calatrava nelle immagini del suo spot.
di Angela Colosimo
Fonte: Il Resto Del Carlino
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