Un gruppo di amici ha deciso di mettersi in gioco per poter raccontare una storia particolare: quella di un viaggio in macchina fino in Mongolia – attraverso montagne, laghi e steppe desolate – per beneficenza.
Conosciutisi durante l’università, questi ragazzi (tra di loro il savese Gianluca D’Ostuni) hanno preso parte come squadra ad eventi sportivi, sociali e di volontariato. Nonostante siano da anni sparsi per tutta Europa, chi per studio e chi per lavoro, hanno recentemente deciso di partecipare insieme ad una grande sfida internazionale: il Mongolia Charity Rally 2016.
A dispetto del nome, non si tratta di una vera e propria corsa: le squadre partecipanti si impegnano piuttosto ad acquistare ed allestire alcuni veicoli, per poi guidarli da Bruxelles a Ulan Bator attraversando tutta l’Asia Centrale.
Una volta giunti nella capitale Mongola i veicoli, tramite un’associazione benefica, verranno donati direttamente alle popolazioni locali, o utilizzati per portare a termine vari progetti umanitari.
Non solo: una volta messo da parte l’essenziale per il viaggio, tutti i fondi che questi ragazzi riusciranno a raccogliere prima e durante il viaggio verranno donati a Vivere la Vita, una ONLUS italiana con cui hanno instaurato un longevo e proficuo rapporto di collaborazione, e che da vent’anni si occupa di portare serenità e normalità ad un gruppo di ragazzi disabili.
Le incognite che dovranno affrontare sono molte: davanti a loro si apre un percorso di 14.000 km, attraverso dieci stati e due continenti. L’Anello d’Oro della Russia Imperiale, le grandi città carovaniere di Samarcanda e Buchara, e un angolo del Turkmenistan a buon diritto noto come la Porta dell’Inferno sono solo alcune delle tappe della lunga strada verso Ulan Bator.
Si tratta di un viaggio affascinante quanto impegnativo, ispirato dalla volontà di mettersi in gioco in prima persona per una causa importante.
La partenza è fissata il 9 luglio da Bruxelles: chi volesse avere una visione più completa di questa avventura può visitare il loro sito www.phigamma.org, o contattarli direttamente all’indirizzo info@phigamma.org
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