A seguito di un articolata attività investigativa, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, il personale della Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa nei confronti di un 40enne residente in un comune della provincia.
La misura di cautelare emessa dal GIP di Taranto su richiesta della Procura jonica si è resa necessaria dopo la denuncia presentata agli uffici di polizia da una donna vittima del suo ex compagno che negli ultimi mesi, ossessionato da una morbosa gelosia, avrebbe assunto comportamenti tali provocarle un forte stato d’ansia e di paura e costringendola a modificare in tal modo la sua vita quotidiana.
Come raccontato dalla vittima al personale specializzato della Squadra Mobile, dopo un periodo di pacifica convivenza, il suo compagno avrebbe iniziato a mostrare segni di una forte gelosia tanto da vietarle di uscire con parenti ed amici, importunandola più volte anche sul luogo di lavoro e pretendendo di assumere il controllo su qualsiasi attività.
Tali comportamenti sarebbero diventati sempre più oppressivi e continui: non ultimo lo scorso mese di ottobre l’uomo si sarebbe presentato, a tarda serata, a casa della sua ex compagna costringendola a fuggire in pigiama.
L’uomo, a seguito di questa improvvisa e inaspettata reazione, preso da un ennesimo scatto d’ira, avrebbe danneggiato mobili e suppellettili dell’appartamento fino all’arrivo del personale della Volanti che alla calma il soggetto.
Pertanto, considerato il perdurare di questi atteggiamenti, il GIP di Taranto, accogliendo le risultanze avanzate dalla Procura della Repubblica di Taranto, circa il concreto pericolo di reiterazione della condotta criminosa, ha emesso la misura cautelare eseguita nella giornata di ieri.
Si ribadisce che per l’indagato vige il principio della presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva.
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