Mancano pochi giorni al 4 marzo, giorno in cui gli italiani decideranno il rinnovo dei due rami del Parlamento – il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati – con il sistema di votazione sotto l’egidia del Rosatellum. La novità assoluta di queste elezioni politiche è la scheda dotata di un tagliando con codice alfanumerico. Si tratta del tagliando antifrode, che impedisce al lettore di infilare direttamente nelle urne la scheda dopo averla votata.
Il sito del Dipartimento per gli AffaRi Interni e Territoriali del Viminale spiga come funziona:
“Le nuove schede elettorali sono dotate di un’appendice cartacea munita di un “tagliando antifrode” con un codice progressivo alfanumerico generato in serie; dopo che l’elettore ha votato ed ha restituito la scheda al presidente del seggio debitamente piegata, tale appendice con il tagliando è staccata dalla scheda e conservata dai componenti dei seggi elettorali, che controllano se il numero del tagliando sia lo stesso di quello annotato prima della consegna della scheda all’elettore; solo dopo tale controllo il presidente del seggio inserisce la scheda nell’Urna”.
Infatti le parole «il presidente pone la scheda stessa nell’urna» sono sostituite dalle seguenti: «stacca il tagliando antifrode dalla scheda, controlla che il numero progressivo sia lo stesso annotato prima della consegna e, successivamente, pone la scheda senza tagliando nell’urna».
Ogni elettore che ha già compiuto 25 anni riceverà due schede identiche, una rosa per la Camera e una gialla per il Senato. Gli elettori invece di età compresa tra i 18 e i 25 anni non ancora compiuti potranno votare solo per la Camera e riceveranno quindi solamente la scheda rosa. Ogni elettore ha a disposizione un solo voto: non è ammesso cioè il voto disgiunto. Quindi non si può indicare una lista e, contemporaneamente, un candidato al collegio uninominale sostenuto da un altro simbolo o da un’altra coalizione: la scheda sarà annullata.
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