Maruggio – Si è conclusa ieri sera, con il tutto esaurito, al Cine-teatro Impero di Maruggio la quarta serata della rappresentazione del musical W Zorro ad opera de La Filodrammatica Maruggese. Ormai un appuntamento natalizio, quello del musical, che si assapora come un ottimo panettone da gustare nel periodo delle festività. Ieri sera al Cine-teatro Impero di Maruggio, è stato possibile rivivere la leggenda di Zorro l’eroe mascherato che da sempre ha lasciato il segno nell’immaginario di diverse generazioni grazie al musical scritto da Stefano D’Orazio e musicato dal suo inseparabile amico dei Pooh Roby Facchinetti. Un testo assolutamente leggero tipico della commedia musicale italiana, lo spettacolo racconta la storia del più famoso cavaliere mascherato di tutti i tempi, un eroe forse realmente esistito più di due secoli fa. Attori e ballerini hanno incantato il pubblico in sala a ritmo di musica. Particolarmente travolgenti sono risultati i passaggi di flamenco eseguiti dai dieci elementi del corpo di ballo in un crescendo emozionante che ha coinvolto l’intero pubblico fino a sfociare in un fragoroso e sincero applauso collettivo. A vestire i panni del celeberrimo eroe dal cuore grande e la spada veloce ci ha pensato Antonio Lanzo, che è diventato davvero un performer di gran classe, grazie alle interpretazioni, di successo, di Don Silvestro in “Aggiungi un posto a tavola”, Rugantino nell’omonima commedia musicale, Geppetto in “Pinocchio il grande musical”, Quasimodo in “Notre Dame de Paris” e Danny Zucco in Grease, ultima fatica, in ordine di tempo, della longeva compagnia maruggese. Ad impreziosire il cast, Fabio Saccomanno, attore professionista formatosi anche alla scuola di Gigi Proietti. Il giovane talento di Ostuni è stato Juan, il governatore pro tempore della città. Sua moglie, Consuelo, ruolo interpretato da Serena Guida, altro talento emergente, maruggese doc, allieva della “Scuola del Musical di Pratoˮ, diretta da Simona Marchini e Franco Miseria. Amadia Sansonetti è stata Cecilia, eroina ribelle e combattiva, controparte femminile ideale di Zorro. Tra i due nascerà l’amore, cementato dalla comune battaglia a favore della libertà e dei diritti umani. Coppia comica dello spettacolo, quella del Sergente Garcia e del Fraticello, Henriquez Diego Pinto Garcìa, per gli amici Hugo interpretato dal un veterano della commedia teatrale maruggese Gaetano Lombardi, Fra Diego de La Cruz, Piero Pisconti noto al pubblico per aver interpretato il ruolo di Pinocchio nel musical omonimo portato in scena due anni fa. I due hanno dato vita ad un siparietto esilarante cantato e danzato: uno dei pezzi più belli dello spettacolo.
Un piccolo incidente ha rubato la scena al musical per qualche minuto. Un figurante mentre duellava con l’attore principale (Zorro) è caduto dal palco da una altezza di circa un metro e mezzo finendo in platea in mezzo al pubblico. Un piccolo fuori programma che ha lasciato per qualche minuto con il fiato sospeso il pubblico presente. Dopo una breve interruzione dello spettacolo è stato possibile rivedere il ragazzo, in ottima salute, interpretare nuovamente il suo ruolo.
La regista Maria Lanzo a fine spettacolo ha ringraziato: Amanda Sansonetti che ha curato le coreografie; la direzione musicale della maestra Ilaria Dell’Osso, giovanissima cantante lirica diplomata al conservatorio; Anita Demitri che ha cucito a mano tutti i costumi ispirati agli originali presenti nell’opera di D’Orazio.
Dunque, onore al merito a questo gruppo affiatatissimo, che magari solo per un attimo, ci ha fatto immaginare che prima o poi un eroe mascherato arriverà a risolvere anche i problemi e le ingiustizie che ci affliggono. Come dice D’Orazio «Zorro combatte le ingiustizie, i soprusi, è l’eroe di cui tutti abbiamo bisogno per sperare in qualcosa di meglio, Zorro è la nostra voglia di cambiare». Emblematica a riguardo la strofa del brano che chiude lo spettacolo: «Zorro è solo una scintilla che può scatenare un fuoco […] Zorro è il cuore e la speranza che da forza a chi ci crede, ma gli eroi di tanta fede siete voi (…)»
Il piccolo incidente
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Qual era il vero nome di Zorro? Il professore Fabio Troncarelli, docente universitario di paleografia, ha scoperto che l’eroe mascherato era William Lamport: un irlandese trapiantato in Messico.
La Trama
Dopo un lungo periodo di assenza Diego (Zorro) torna in Messico, richiamato dalla notizia della morte dell’anziano padre William, nobile idealista, da sempre dalla parte dei peones. La sua terra è oppressa dal regime dittatoriale; nella California messicana ormai il divario fra miseria e ricchezza è incolmabile ed è imminente una nuova rivoluzione. Diego capisce presto che il misterioso personaggio, abile di spada e di parola, che il popolo chiamava El Zorro (la volpe), apparso spesso al fianco dei peones per perorare la loro causa, era proprio il suo amato padre. Per questo, d’ora in poi sarà lui a indossarne la maschera combattendo per la liberazione del popolo oppresso e per rendere giustizia alla bella Cecilia, rimasta orfana e adottata in tenera età dal padre di Diego, dopo che la sua famiglia fu sterminata senza pietà dai tiranni.
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