Quella di Fare Verde non è voluta essere una pulizia per preparare il litorale all’arrivo dei bagnanti, ma per ricordare che il mare e le spiagge non esistono solo con l’arrivo della stagione balneare e subiscono l’inquinamento dell’uomo per 12 mesi l’anno.
Al termine della “caccia”, svoltasi sullo Jonio in presenza di un bel sole invernale, i volontari hanno stilato una “classifica” dei rifiuti più frequenti, rinvenuti e raccolti:
Campomarino di Maruggio (Ta): 20 sacchi e trovati: n.3 siringhe, decine di tappi in platica, tantissimi accendini, barattoli di bibite, bicchieri, bottiglie e reti di plastica. A differenza degli altri anni si è ridotta la quantità di vetro rinvenuta. Patrocinio del Comune di Maruggio.
Punta Prosciutto (Le): 14 sacchi riempiti con materiale plastico di vario tipo, circa 50 bottigliette e 10 bottiglie grandi in plastica, 4 scarpe varie gomma e plastica varia, 1 siringa, 6 boccette di metadone, 1 boccetta di insulina, 3 boccette in vetro di sciroppi vari, reti di pescatori, 1 pesce, 1 pollo, pannolini e assorbenti vari, mezzi copertoni di biciclette , tappi di bottiglie, molta quantità di pezzi in polistirolo.
Complessivamente spiagge più pulite rispetto allo scorso anno, forse per le forti mareggiate degli scorsi giorni, tranne a Punta Prosciutto oggetto di correnti che hanno depositato molti rifiuti.
Quanto rinvenuto, e molto ancora resta sulla battigia, induce FARE VERDE a richiedere interventi legislativi che vietino l’usa e getta, favorendo il “vuoto a rendere” per gli imballaggi degli alimenti e detersivi, unica strada percorribile per tutelare seriamente l’ambiente!
Brindisi, lì 25 gennaio 2015
Ufficio Relazioni Stampa
Avv. Lolita BIASI
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