Brindisi – Dalla sala congressi dell’Albergo internazionale, dove si è tenuto il convegno Rigenerazione agricola del Salento post Xylella, il presidente nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro hanno chiesto al sottosegretario Patrizio La Pietra (FdI) che il Governo Meloni nomini un commissario straordinario con pieni poteri, struttura e risorse economiche per affrontare l’emergenza Xylella in Puglia. La finalità è accelerare le strategie che la Regione in tempi ragionevoli non riesce ad attuare. Per Confagricoltura serve un “cambio di passo”, ripartire da una situazione di assoluto stallo per le aziende colpite dal batterio e riprogettare il futuro non in chiave emergenziale ma programmatica.
Davanti a una vasta platea di imprenditori agricoli è dunque partito da parte di Confagricoltura l’invito a salvare un territorio strategico per l’economia dell’intero Paese. Invito raccolto durante i lavori del convegno dal sottosegretario al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. La Pietra è intervenuto dicendo che il problema Xylella e le proposte di Confagricoltura sono sul tavolo del governo e che condivide l’esigenza di una struttura dedicata e di maggiore celerità. Nel corso dell’incontro, che ha visto la partecipazione tra gli altri dei presidenti di Confagricoltura Brindisi Antonello Bruno e di Confagricoltura Lecce Maurizio Cezzi è emerso che la Regione Puglia non è in grado, con la struttura esigua che ha a disposizione, di portare avanti un Piano come quello sulla Xylella.
Inoltre è stata definita la necessità di nuove risorse economiche, almeno 1,2 miliardi di euro. Una somma ben diversa dai 300 milioni stanziati, goccia nel mare rispetto a tutto quello che è necessario per rigenerare il Salento. Tra i temi affrontati ancora la necessità di accelerare l’iter di autorizzazione di nuove cultivar di ulivo, la diversificazione varietale e una nuova gestione dei Consorzi commissariati.
La diffusione della Xylella, partita dalla provincia di Lecce, ha coperto gran parte della provincia di Brindisi, poi ha raggiunto il Tarantino e dal 2018 superato i confini della provincia di Bari. L’area interessata dall’infezione, come indicato da un’indagine recente, ha raggiunto una estensione di circa 750 mila ettari, rispetto ai soli 8.000 ettari inizialmente interessati.
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